Sembra un paradosso, ma è così: il massiccio abbattimento di foreste autorizzato dal governo non lascia più spazio al taglio illegale. E' il caso dell'Indonesia, dove la deforestazione illegale è stata ormai messa fuori gioco dall'espansione delle piantagioni di acacia e eucalipto, per la produzione di carta, o di palma da olio. I tronchi sequestrati dalle autorità nell'ultimo anno ai tagliaboschi illegali sono per la prima volta di bassa qualità. E' il risultato dei raid condotti dalla polizia nazionale tra il 8 novembre e 26 novembre.
"La quantità e la qualità del taglio illegale è calata notevolmente, perché non c'è rimasta più molta foresta" ha spiegato il capo della polizia del West Kalimantan Briga capo della polizia Brig. Gen. Unggung Cahyono al Jakarta Globe. I 6.300 tronchi sequestrati nel corso dell'operazione erano prevalentemente più piccoli di un metro di diametro.
Insomma, la diminuzione della deforestazione illegale, più che una successo di buona governance è il risultato del fatto che c'è sempre meno foresta da abbattere.
L'Indonesia ha perduto 3,5 milioni di ettari di foresta l'anno dal 2003, ma ultimamente la deforestazione è calata a 1,1 milioni di ettari nel 2009 e a 700.000 ettari nel 2010. Malgrado ciò, l'Indonesia ha ancora uno dei più alti tassi di deforestazione nel mondo, al secondo posto dopo la Nigeria.
Taglio illegale
La deforestazione"legale" mette fuori gioco il taglio illegale
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