Roma, 15 dicembre 2005- Patrice Bois, Camerun. Impresa a capitale italiano. Illegale, secondo Greenpeace.In un nuovo rapporto, Greenpeace rivela come le importazioni dall'italiana Patrice Bois e dalla francese SFID (del Gruppo Rougier) siano responsabili della distruzione delle foreste tropicali del Bacino del Congo. E così Greenpeace ha scaricato tre tonnellate di legname tropicale di fronte al ministero dell'Agricoltura francese, a Parigi, per protestare contro le importazioni in Europa di legname illegale dalle ultime foreste tropicali. I volontari hanno innalzato uno striscione con il messaggio Vietate il legno illegale", mentre altri attivisti travestiti da gorilla si sono arrampicati sulle cataste di legna.

Appena una settimana fa è stato scaricato nel porto francese di Sete un nuovo carico di legname di Patrice Bois e lo scarico di legname con il marchio ben evidente è stato filmato dai videooperatori di GreenPeace.

Il legname rubato nelle foreste continua ad essere importato in Europa. L'Italia è il primo importatore di legname dal Camerun.
"Patrice Bois rappresenta già  il secondo caso scoperto da Greenpeace negli ultimi due mesi (dopo il caso della SIM/TIB), di imprese italiane coinvolte nel taglio illegale. Se queste attività  criminali non saranno fermate, le foreste africane potrebbero sparire in pochi decenni, portando all'estinzione gorilla, scimpanzé ed elefanti di foresta" afferma Sergio Baffoni, responsabile foreste di Greenpeace.

Le due imprese, Patrice Bois e SFID, sono coinvolte nel taglio illegale attraverso l'impiego di sospetti e illegali di permessi "di recupero" che in realtà  mascherano ben altre attività . Entrambe le imprese vendono in Italia massicci quantitativi di legname.

"Il governo italiano è il vero responsabile di questo flusso commerciale illegale e distruttivo. L'Italia continua ad aprire le proprie frontiere - e quelle europee - alle imprese coinvolte nel taglio illegale" ha continuato Sergio Baffoni.

Dopo anni di discussioni, i governi europei ancora non sono riusciti a fermare il flusso di legno illegale che entra nell'Unione, dopo aver portato distruzione, povertà e instabilità  sociale nei paesi di origine. Greenpeace chiede al governo italiano di vietare il legno illegale e di impegnarsi ad acquistare legname certificato FSC, come già  richiesto in una petizione sottoscritta da 300.000 cittadini.

 

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