Caen, 8 marzo 2008. La nave di Greenpeace Arctic Sunrise,lha intercettato oggi un carico di legname proveniente dalla Repubblica Democratica del Congo, per chiedere una legge europea che vieti le importazioni di legno di origine illegale o incerta. Gli attivisti hanno marcato nave e carico con la scritta legno rubato".
Il legname proveniva dalla provincia congolese di Huatuo, nelle foreste controllate dalle imprese SIFORCO e SODEFOR, braccio della multinazionale svizzera Danzer. Un anno fa, nell'aprile 2007, Greenpeace ha pubblicato un rapporto indicando concessione per concessione le responsabilità veso il saccheggio della seconda foresta tropicale del pianeta, soffermandosi con numerosi dettagli sulle attività delle due imprese. Nell'ottobre 2007, il Ministro dell'Ambiente Jean-Louis Borloo aveva dichiarato la lotta alla deforestazione come emergenza internazionale. Numerosi leader europei, tra cui Nicolas Sarkozy, avevano dichiarato che si sarebbero battuti con urgenza per la protezione delle foreste del Congo. Malgrado le promesse, la situazione è ancora la stessa. L'unica differenza: un anno in più di saccheggio. Le foreste continuano a essere distrutte, e l'Europa continua a importare il legno illegale.
560 milioni di metri cubi ogni anno. Il 23% di questo legno proviene da aree dove l'illegalità è fortemente diffusa.
La deforestazione rappresenta circa un 20% delle emissioni mondiali di gas serra. Essa inoltre minaccia una ricca e unica biodiversità e mette in pericolo la sopravvivenza dei popoli indigeni e delle comunità locali (una stima della Banca Mondiale indica che 1,2 miliardi di persone si basano sulla foresta per la propria sussistenza).