Brussels, 19 marzo 2008 - Friends of the Earth chiede alla Commissione Europea di adottare una legge in grado di fermare le importazione di legno illegale.
In seguito alle investigazioni condotte dall'associazione, emergerebbe che legno di origine illegale, o quanto mento sospetta sia presente in almeno quattro importanti uffici dell'Unione Europea.
Legno proveniente da Amazon, Africa Centrale, Russia e Indonesia, paesi in cui il taglio illegale viene praticato su larga scala, e in particolare acquisito da imprese coinvolte nel taglio illegale è stato rinvenuto in progetti finanziati dall'Unione Euroopea. Abete, meranti, azobé e ipé sono alcuni dei legni incriminati. Il meranti proviene all'80% da operazioni illegali, in gran parte dall'Indonesia a da altri paesi del Sud--est asiatico. L'azobé proviene dal Camerun, in gran parte prelevato da imprese italiane coinvolte nel taglio illegale.
La presenza di legname sospetto perfino nei progetti europei, mostra la necessità di un a legge.
Friends of the Earth ha organizzato una processione con fanfare, asce e motoseghe al commissario europeo per l'ambiente Stavros Dimas. La Commissione Europea non è in grado neppure di assicurare la legalità del legno usato nei suoi stessi progetti." ha commentato Anne van Schaik, di Friends of the Earth Olanda (Milieudefensie).
Il taglio illegale è responsabile della distruzione di 13 milioni di ettari l'anno. Una superficie grande quanto la Grecia. La deforestazione provoca la perdita della biodiversità e aumenta la povertà tra i milioni di abitanti della foresta, distruggendo la loro fonte di vita.
L'Unione Europea continua a importare legname da paesi ad alto rischio di illegalità, come in Africa Centrale, in Amazzonia, in Russia e Indonesia. Il taglio illegale causa ogni anno la perdita di 15 miliardi di dollari ai danni di paesi poverissimi.