Il Ministro dell'Ambiente dell'Uganda Maria Mutagamba ha annunciato che invierà reparti dell'esercito ad affrontare le gang del taglio illegale. Le truppe saranno appositamente addestrate e inviate per fermare lo sfruttamento illegale delle foreste, prevalentemente finalizzato alla produzione di carbone.
Situato sull'equatore nel cuore della regione africana del Grandi Laghi, l'Uganda ospita una parte significativa della foresta pluviale africana, particolarmente nota per la sua ricca biodiversità.
L'Uganda è uscito da un ciclo di guerre interne, durante le quali è cresciuto il controllo e xtralegale sul territorio, anche da parte di branche dello stesso esercito. Senza una politica di coinvolgimento della società civile però, questo è provvedimento rischia di aggiungere un nuovo fattore di disordine nelle foreste del paese.
Si segnala per esempio il caso di deportazioni di popoli indigeni dalle proprie terre in seguito all'istituzione di parchi nazionali, come nel caso dei Batwa nelle foreste di Mgahinga e Echuya, nel sud-ovest del paese, dove questo popolo è vissuto per secoli in armonia con l'ambiente circostante. Spesso, una volta allontanati gli abitanti originari, le foreste "protette" possono essere sfruttate illegalmente, e il personale militare non sempre è stato esente da questa pratica.