
Seleka è stato esautorato dal potere nel 2014, in seguito alla formazione di un governo di transizione attualmente esistente. Ma le tragedie non sono finite per il paese africano. All'inizio di quest'anno, l'Agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite riportava come "la crisi nella Repubblica Centroafricana si sta trasformando nella più grande crisi umanitaria dimenticata del nostro tempo". Due anni dopo il colpo di stato Seleka, nella Repubblica Centroafricana 2,7 milioni di persone hanno bisogno di aiuti umanitari.
Nel 2013, i ribelli del Seleka sono stati inviati nelle foreste pluviali del paese, dove hanno stretto accordi con compagnie del legno francesi, libanesi e cinesi. Soltanto in quell'anno, le compagnie del legno europee attive nella Repubblica Centroafricana hanno versato oltre 3,4 milioni di euro ai i ribelli per poter continuare ad indisturbate ad abbattere illegalmente le foreste, “su larga scala e con significativi profitti", come nota Global Witness. L'Europa è pa principale destinazione del legname centroafricano.