Phnom Penh, 6 giugno 2007 - Il rapporto di Global Witness Cambodia’s Family Trees mette in luce l'intreccio di interessi dell'elite cambogiana nello sfruttamento illegale delle foreste del paese. In prima fila nell'albero genealogico figurano i parenti del premier Hun Sen, ma anche il ministro dell’Agricoltura, Scienze forestali e Pesca, Chan Sarun e il direttore generale dell’Amministrazione forestale, Ty Sokun: entrambi controllano la Seng Keang Company, il più potente cartello illegale sulla deforestazione illegale, un colosso che genera profitti per oltre 13 milioni di dollari all’anno. Difficile pensare che si tratti di casi episodici. Nessuno stupore quindi che il governo abbia vietato il rapporto di Global Witness. Il taglio illegale insomma, non è solo tollerato dal governo, ma è praticato e organizzato da quest'ultimo. E' il caso della Brigata 70. il reparto speciale di guardia presidenziale, che si sovvenziona con il commercio illegale di legname. Il suo comandante, il Tenente Generale Hing Bun Heang, intascherebbe fino a due milioni di dollari annui proprio da questo genere di attività.

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