Greenpeace diffonde un video che documenta i crimini forestali commessi dalla Asia Pulp and Paper (APP) nelle foreste indonesiane. Un maschio adulto di tigre di Sumatra muore, dopo sette giorni di agonia, ferito e intrappolato in una concessione della multinazionale, a poca distanza da un villaggio.La distruzione indiscriminata delle foreste, habitat naturale delle ultime tigri di Sumatra, le costringe ad avvicinarsi sempre più agli insediamenti umani, dove sono vittima delle trappole per la cattura dei cinghiali.
Le associazioni ambientaliste denunciano da tempo le pratiche della APP, che riduce preziosi ecosistemi forestali come carta straccia. "Il colosso della deforestazione converte le ultime foreste torbiere indonesiane in prodotti di carta usa e getta come il packaging utilizzato da multinazionali del giocattolo come Mattel, Disney e Hasbro" denuncia Greenpeace. Ogni anno, solo nella provincia di Riau, 1.600 chilometri quadrati di foresta, una superficie superiore all'intera area urbana di Roma, vengono distrutti a causa della produzione di polpa di cellulosa e olio di palma.
Il luogo di cattura della tigre fa parte di un'area soggetta alle verifiche dell'ente di certificazione forestale PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes). Con questo video, che mostra anche i risultati delle recenti attività di deforestazione di APP, Greenpeace si augura che il PEFC interrompa immediatamente ogni legame con il gigante indonesiano. "Le aziende che utilizzano carta certificata PEFC devono sapere che i loro prodotti potrebbero contenere fibre di cellulosa provenienti dall'area dove è morta una delle ultime 400 tigri di Sumatra - continua il comunicato di Greenpeace - Quante tigri dovranno ancora morire in Indonesia, prima che APP venga fermata?"
E dopo il danno la beffa! Con un programma che spazia dalla Repubblica al Corriere della Sera, dal Sole 24 Ore al Mondo, e a numerosi altri media europei, la APP ha scelto un'impronta di tigre per presentare la sua immagine verde: "Per scoprire il nostro impegno a favore della biodiversità, seguite le nostre tracce". E la APP si vanta di proteggere... le aree che sta distruggendo! Nello stesso momento in cui la APP annuncia di sostenere programmi di protezione di aree come i santuari della tigre del Senapis e di Bukut Tigapuluh e la riserva Unesco di Giam Siak Kecil, le ruspe dell'impresa radono al suolo proprio le foreste di questi habitat, per farne piantagioni di acacia.
Incredibile, ma vero: secondo quanto documentato dall'osservatorio indonesiano Eyes on the Forest, le licenze di taglio ottenute nel 2010 dalla APP, comprendono infatti aree nei paesaggi forestali di Giam Siak Kecil-Bukit Batu, del Bukit Tigapuluh, di Kerumutan e Senepis-Buluhala e della Penisola di Kampar, le stesse che la APP vanta di proteggere.