6 gennaio 2009 - Novantadue specie di rettili e anfibi di cui diciassette finora sconosciute sono state identificate nella foresta della Tanzania orientale.
Lo riferiscono scienziati italiani e della Tanzania, secondo cui la scoperta delle nuove specie, che includono camaleonti, tre rane e serpenti, evidenzia la ricca biodiversità della regione dei Monti Nguru del paese africano.
Sulla rivista Acta Herpetologica, Michele Menegon del museo di Scienze naturali di Trento e i suoi colleghi lanciano l'allarme: l'ecosistema della regione è a rischio, minacciato dagli incendi, dal prelievo di legname e dalla conversione agricola per la coltura del cardamomo, una spezia importante per il sostentamento degli agricoltori.
Per arginare il danno, il governo e la comunità della zona, su impulso della associazione ambientalista locale, la Tanzania Forest Conservation Group (TFCG) hanno delineato una serie di passi necessari per migliorare la protezione della foresta, come la gestione responsabile delle foreste, la loro demarcazione e la riduzione della dipendenza della popolazione da pratiche agricole non sostenibili. "Il programma rappresenta un'opportunità per modificare l'attuale trend di deforestazione e degrado", scrivono gli scienziati. "Per avere successo però, il programma, dovrà essere sostenuto dall'impegno del governo della Tanzania, della società civile, delle comunità locali e dai partner per lo sviluppo".