E' terra di nessuno, l'area smilitarizzata tra le due Coree. Una fascia larga 4 chilometri e lunga 250, simbolo tra i più caldi della guerra fredda. Chiamata DMZ, ossia demilitarized zone, ha dato ora il nome a una iniziativa ecologista, il Dmz Forum, volta alla creazione di un "Santuario della natura e della pace". Infatti il costante stato di guerra fra i due paesi, ha fatto di questa fascia un'area estremamente sorvegliati (da entrambi gli eserciti) ma sostanzialmente intatta, popolata da specie ormai rare nelle altre regioni, come la gru, l'orso nero asiatico, il leopardo, la lince euroasiatica, l'antilope Gorax e secondo alcuni anche la tigre dell'Amur.

Questa riserva naturale rischia però di essere minacciata proprio dal cauto processo di riavvicinamento fra le due coree.  Ora le brughiere della fascia occidentale sono attraversate da una strada e da una ferrovia, mentre le foreste montane orientali vedono carovane di turisti della Corea del Sud diretti al villaggio turistico nordcoreano di Panmunjon. L'apertura di zone speciali nella Corea del Nord, con forti investimenti della Cina e della Corea del Sud minacciano tesori naturali fin'ora protetti dalla guerra fredda. Ora il Dmz Forum propone di dedicarli alla pace, con la costituzione di un parco transfrontaliero. Per la pace e per la natura.

 

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