Amsterdam, 8 febbraio 2008 - Il colosso dell'olio di palma ammette di aver violate le proprie stesse regole, e promette di migliorare le proprie pratiche nelle piantagioni della regione di Sambas, in Indonesia.
Le violazioni riguardano le pratiche dell'acquisizione dei terreni, le compensazioni alle comunità locali e le violazioni della valutazione di impatto ambientale. Wilmar è uno dei principali operatori nel settore dell'olio di palma, disponendo di 573.000 ettari di piantagioni, due terzi dei quali in Indonesia.

Friends of the Earth, che aveva denunciato le pratiche della Wilmar, saluta l'annuncio con denza: le prove verranno dalle verifiche sul campo" ha commentato l'associazione, osservando come la Wilmar ancora fatica ad ammettere il proprio ruolo nel taglio illegale nell'area delle piantagioni.

Le denunce contro le pratiche della Wilmar, venivano dal rapporto della branca olandese di Friends of the Earth, che aveva documentato le irregolarità dell'impresa, che operava illegalmente, senza aver neppure completato la valutazione d'impatto ambientale (prevista per legge) e impossessandosi di terre reclamate dalla locale comunità  (per altro non consultata in modo appropriato).

Wilmar è tra gli animatori dell'unico schema di certificazione dell'olio di palma, il Roundtable on Sustainable Palm Oil (RSPO). Questo sistema è stato denunciato da numerose associazioni ambientaliste come non affidabile. Molte delle imprese coinvolte nell'espansione illegale delle piantagioni nelle foreste torbiere indonesiane, sono membri del RSPO.

Il rapporot di Friends of the Earth:
http://www.salvaleforeste.it/documentazione/2007FoE-on-Palm-Oil-July-07.pdf"
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