Strasburgo - 7 luglio 2008. Il parlamento Europeo questa sera ha votato per una significativa riduzione dell'obiettivo originario, che prevedeva di portare la quota di biocarburanti al 10 per cento entro il 2020.

La Commissione Ambiente del Parlamento di Strasburgo ha abbassato l'obiettivo al 4 per cento, da raggiungersi entro il 2015. Tale obiettivo comprenderà  inoltre l'impiego di automobili elettriche o all'idrogeno, riducendo ulteriormente l'impiego di biocarburanti.

Diverse associazioni ambientaliste avevano messo in guardia sulle gravi conseguenze che l'espansione dei biocarburanti sta portando a importanti ecosistemi (soprattutto foreste e torbiere) oltre alle minacce per la sicurezza alimentare. Secondo le associazioni ambientaliste, anche dal punto di vista del rilascio di CO2 in atmosfera, il minimo vantaggio assicurato dall'impiego di biocarburanti è ampiamente superato dagli effetti della deforestazione e del drenaggio della torba.

Positivi i commenti alla decisione di Strasburgo: Questo voto manda un chiaro segnale politico: l'espansione del mercato dei biocarburanti è inaccettabile" ha commentato Adrian Bebb, di Friends of the Earth Europe. "Finalmente si sono accorti che usare i raccolti agricoli per mandare avanti le automobili sarebbe un disastro. I biocarburanti non sono la panacea, e non si può pensare ri ridurre le emissioni di gas serra ai danni della sicurezza alimentare o della biodiversità."

Secondo un recente studio della Banca Mondiale, i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati del 140% tra il 2002 e il 2008, e tre quarti di questa crescita (pari al 105 per cento) sono dovuti all'impatto della domanda per la produzione di biocarburtanti.

Secondo le associazioni ambientaliste l'Unione Europea ha ancora molta strada da fare. La riduzione al 4 per cento è un segnale importante politico, ma continua a rappresentare una minaccia al futuro delle ultime foreste tropicali, e anche questo obiettivo deve essere completamente eliminato.

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