La zona è quella dell'Alta Val Lemme, una delle più verdi ed incontaminate valli della Provincia di Alessandria. Proprio in questa valle la Marna Cementizia progetta la costruzione di una miniera, per l'esattezza in località Rollino del Comune di Voltaggio. La miniera, per quattordici anni combattuta dai Comuni di Carrosio e Gavi, si andrebbe a distruggere le fonti degli acquedotti di Gavi e Carrosio e gli acquedotti stessi; e di per sé il danno sarebbe già di assoluta gravità. Lo segnala il Cordinamento dei Comitati per la tutela della salute e dell'ambiente dalla Provincia di Alessandria e dalla Regione Piemonte.


L'acquedotto attualmente in funzione in località Rollino è stato rimodernato e potenziato negli anni novanta, con una spesa di centinaia di milioni. Attualmente la sua funzionalità è pienamente soddisfacente, riuscendo a garantire abbondantemente, anche in periodi di siccità, le esigenze idriche dei comuni che approvvigiona.
Quello che andrà a danneggiare ulteriormente ed irreversibilmente l'intero equilibrio ecologico della Valle sarà la prevista captazione del Rio Acque Striate, all'interno del Parco Naturale Capanne di Marcarolo, per costruire un acquedotto alternativo in sostituzione degli acquedotti di Gavi e Carrosio che andrebbero distrutti con l'insediamento della Miniera. Entrambe le operazioni porterebbero, se realizzate, alle seguenti conseguenze:
- Distruzione di 195 ettari di bosco ceduo e d'alto fusto (cinque volte la superficie della Città del Vaticano) in località Rollino.
- Distruzione irreversibile delle sorgenti e dei punti di captazione degli acquedotti del Comune di Carrosio (100% del fabbisogno idrico) e di quello del Comune di Gavi che attinge in quel luogo parte dell'acqua per le proprie utenze, in violazione alla legge nr. 36/1994 che tutela, prima fra tutte le altre
risorse e gli altri interessi, l'acqua destinata all'alimentazione umana.
Con la captazione del Rio Acque Striate (maggior affluente del Torrente Lemme)
per la realizzazione dell'acquedotto sostitutivo si provocherà:
Azzeramento, nel periodo estivo della portata del torrente Lemme che irrimediabilmente rimarrà a secco con le ovvie e incommentabili conseguenze.
- Distruzione del Sito di Importanza Comunitaria  IT1180015 denominato "Sinistra Idrografica Alto Lemme" in violazione della Direttiva 92/43 CEE. Il Rio Acque Striate, all'interno del Parco Naturale CAPANNE DI MARCAROLO, è infatti un importante biotopo protetto dalle normative europee e ospita varie spece di flora e fauna protette, tra cui anche un'importante stazione di Drosera Rotundifolia che verrebbe irrimediabilmente compromessa dalla costruzione dell'acquedotto.

L'acquedotto nuovo, una volta costruito, non potrà garantire l'approvvigionamento idrico per i due comuni per portata insufficiente e sarà quindi l'inizio dell'emergenza idrica.

Aggiungiamo un'ultima notizia di estrema gravità:
Da pochi giorni abbiamo ricevuto i risultati delle analisi fornite dall'Università di Genova, fatte su campioni di minerali prelevati nel Rio Acque Striate, all'altezza di quello che dovrebbe essere il punto di captazione
dell'acquedotto alternativo.
Da tali analisi risulta che nel greto del Rio è presente un notevole quantitativo di minerali contenenti amianto.
Chissà se questo fatto riuscirà a fermare l'operazione, oppure se gli amministratori regionali e provinciali riterranno giusto distruggere due acquedotti di acqua sorgiva per sostituirli con uno che fornira` probabilmente
... "acqua all'amianto"? Ci riserviamo di fornire ulteriori dati su questa notizia appena ne saremo in possesso.

Nonostante la netta opposizione dei Comuni di Carrosio e di Gavi, manifestata attraverso innumerevoli ricorsi tuttora pendenti, Nonostante la contrarietà espressa dall'Ente Parco Capanne di Marcarolo, dalla Comunità Montana Alta Val Lemme ed Alto Ovadese , dall'A.S.L. 22 di Novi Ligure, la Provincia di Alessandria, la Regione Piemonte e la Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno permesso l'inizio dei lavori dell'acquedotto alternativo.

I lavori sono iniziati senza tenere in alcun conto la comunicazione del Ministero dell'Ambiente che rimarcava l'obbligo della Valutazione d'incidenza per i lavori effettuati dentro o nelle immediate vicinanze di un Sito di
Importanza Comunitaria. E' bene sottolineare inoltre che la concessione mineraria che consentirà la distruzione di 195 ettari di boschi non è stata sottoposta a Valutazione di Impatto Ambientale.

In un contesto nel quale l'acqua è una risorsa sempre più scarsa e insufficiente qual'è il senso economico, sociale ed ambientale che giustifica la distruzione di numerose fonti idriche incontaminate del Monte Bruzeta per realizzare una cava di marna? Di fronte a periodi sempre più frequenti di siccità e alla contaminazione di molte acque come è successo alcuni giorni fa quando un'autocisterna incidentata su un viadotto ha versato nello Scrivia un ingente quantitativo di liquido inquinante, che depositatosi sul fondale del torrente ha reso inutilizzabili tutti gli acquedottì che si approvvigionano nelle falde torrentizie, come quello di Novi Ligure, dove si è bloccata l'erogazione dell'acqua, Chi ne fa le spese è sempre il cittadino che non deve però adirarsi solo quando dal rubinetto non sgorga più l'oro blu, ma deve agire alla sorgente perché se la stessa viene distrutta o contaminata tutte le acque diventeranno in utilizzabili, quali logiche politiche possono giustificare la distruzione delle sorgenti e degli acquedotti pubblici di Carrosio e Gavi (costati centinaia di milioni e perfettamente efficienti), per imporne uno "alternativo" nel Parco Naturale Capanne di Marcarolo a Voltaggio, pregiudicando nella stagione estiva la vita del rio Acque Striate e di conseguenza del torrente Lemme e tutti quei comuni della val Lemme che usufruiscono della sua portata?

 

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