La Kimberly-Clark, produttore dei noti Kleenex, ha presentato uno studio sul lifecycle di tutte le materie prime (usate e potenziali) impiegate per i propri prodotti. Lo studio è stato salutato dall’associazione ambientalista Canopy come “all’avanguardia”. Canopy non rilascia tanto facilmente simili apprezzamenti, ma secondo il gruppo canadese, lo studio, elaborato dal Georgia Institute of Technology, è la prima completa analisi del genere portata a termine su larga scala.
“Lo studio affronta gli impatti sulle ultime foreste del pianeta, senza tentare di usare i propri successi per nascondere le mancanze. Abbiamo analizzato innumerevoli studi di lifecycle - spiega Amanda Carr, di Canopy- la ragione per cui sosteniamo che questo è diverso, è la presenza di un chiaro sistema per misurare gli impatti sulla biodiversità e sul carbonio sequestrato dalle foreste”. Con l'inclusione di otto indicatori ambientali, come l’occupazione del suolo, la tossicità , i cambiamenti climatici e il consumo di acqua, lo studio conclude che la carta riciclata e le fibre alternative come la paglia di scarto del grano hanno un impatto ambientale molto ridotto rispetto al tradizionale uso della fibra forestali. “Le foreste boreali del Canada continuano ad essere trasformate in carta igienica e pannolini - questo studio è interessante perché compara le materie prime utilizzate alle alternative disponibili. Si tratta di un’impresa con vendite per oltre 20 miliardi di dollari, che ha la responsabilità di esplorare l’utilizzo di risorse a minor impatto”. Lo studio è disponibile su internet, all'indirizzo: http://www.kimberly-clark.com/sustainability/people/LCAMessaging.aspx