Il processo è ormai inarrestabile, i fondi saranno stanziati e inesorabilmente gli ultimi boschi che ancora rimangono in Brianza verranno ridimensionati.
La strategia è consolidata: la politica del rilancio dell'automobile e del trasporto su gomma in Casa-Italia è una realtà che in passato ha distrutto molti degli ecosistemi del nostro paese e che continua anche oggi nel 2010. Per far circolare milioni di automobilisti che percorrono in lungo e in largo la Lombardia il Piemonte e il Veneto servono infrastrutture, la costruzione di nuove strade è un interesse strategico a livello nazionale.
A cura di Pietro Guglielmetti
In un territorio densamente urbanizzato come la Lombardia creare infrastrutture viabilistiche è un utopia; i centri abitati formano un reticolo continuo, invalicabile e in continua espansione, per questo tutti i nuovi tracciati idealmente si divincolano costeggiando e attraversando le ultime zone verdi: zone agricole, spesso parchi o zone sottoposte a varie forme di tutela.
Le società a cui sono stati assegnati gli appalti hanno formulato e incentivato il concetto della compensazione: tu mi permetti di far passare una strada a quattro corsie all'interno del Parco e io ti do dei fondi per poter gestire il Parco stesso. gli Enti Parco hanno fondi sempre più esigui, non sanno se morire per l'impossibilità di gestire l'area o se morire coperti di asfalto, inoltre le grandi opere di interesse strategico nazionale sono esenti da tutti i vincoli previsti per opere minori, e quindi godono di una tutela speciale alla quale non vi si può opporre a livello legislativo.
Due tracciati sono in stato di approvazione (fra smentite e improvvise acellerazioni):
- -La Nuova tangenziale Ovest: presentata come un progetto di collegamento fra milano sud con l'areoporto di Malpensa, che in realtà è la prima parte di un nuovo sistema autostradale, che da Baggio si collega ad Abbiategrasso e Magenta, sarà un colpo mortale per la campagna Abbiatense, quella dei navigli, delle risaie e dei più antichi boschi del Parco del Ticino.
- La pedemontana e i suoi tratti accessori: La Pedemontana è un'autostrada che collegherà l'A8 con l'A4 con un tracciato che passerà a nord di Milano evitando quindi a chi deve effettuare un tragitto Est-Ovest o viceversa di passare da Milano e dalle sue già congestionate tangenziali.
Quello che il sito della Pedemontana non dice e che nasconde fra i numeri dei milioni di veicoli che passeranno (e pagheranno il pedaggio!!) e i minuti risparmiati dagli automobilisti in coda, sono le aree verdi che verranno cancellate dal cantiere e dall'opera finita.
1) Il Bosco delle Querce di Seveso e Meda, il più piccolo dei parchi lombardi, 50 ettari salvati dall'urbanizzazione, che verrà ridimensionato e utilizzato come area di cantiere.
2) Il ridimensionamento dei boschi della Moronera nel comune di Lomazzo come si vede dal documento fornito dalla Pedemontana SPA diventeranno un enorme svincolo per l'Autostrada dei Laghi e la Pedemontana stessa. Lo scempio viene propinato come un'opera di riqualificazione e come importante opportunità per il territorio.
3) Il tratto denominato Tangenziale di Como attraverserà l'oasi faunistica del WWF in zona Bassone, che è una delle ultime aree umide del comasco, importante zona di nidificazione e di sosta per gli uccelli migratori.
4) Un ampio tratto della Tangenziale di Como era previsto in galleria, in seguito l'ipotesi è stata scartata per problemi di carattere idrogeologico e economicio quindi la superstrada a pagamento attraverserà i comuni di Lipomo nelle sue ultime aree verdi (zona Ca franca) per poi far godere agli automobilisti lo splendido panorama della riserva Naturale del Lago di Montorfano che sarà costeggiato dal tracciato.