Secondo un nuovo studio pubblicato su  Environmental Research Letter, l'Amazzonia peruviana è stata invasa dall'industria estrattiva di petrolio e gas. Secondo lo studio il 41 per cento dell'Amazzonia peruviana è oramai occupat da 52 concessioni, un'area sei volte più grande di quella occupata nel 2003.


"Nel corso degli ultimi quattro anni, è stata ceduta a società petrolifere una quota di Amazzonia peruviana maggiore di quanto sia mai stato registrato" ha spiegato Dottor Matt Finer, di Save America's Forests. L'espansioen delle concessioni supera quella verificatasi all'epoca del boom petroliferi, tra gli anni '70 e '80, che pure aveva causato gravi dissesti ambientali.

Secondo lo studio, i possibili impatti sulle tribù sono gravi ed estesi. Infatti le esplorazioni comportano la costruzione di eliporti e strade, il disboscamento di chilometri di linee sismiche, fuoriuscite di petrolio. Le strade in particolare, aprono foreste incontaminate all'abbattimento di alberi e alla conversione della foresta in pascoli e piantagioni. Il solo contatto con malattie banali a loro totalmente sconosciute (e per le quali non hanno anticorpi) potrebbe essere sufficiente a sterminare intere tribù isolate.

 

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