Il colosso cartario asiatico Pulp & Paper (APP) è considerato dagli ambientalisti come il gruppo cartario più distruttivo più nel mondo. Il WWF lo ritiene responsabile della distruzione di milioni di ettari di foreste pluviali di Sumatra, per soddisfare le sue esigenze in fibra, con un impatto devastante sugli ecosistemi e le specie, le comunità locali e il clima. Greenpeace ha accusato la APP di pianificare segretamente un aumento massiccio della deforestazione in Indonesia. Secondo il Rainforest Action Network, la conversione delle foreste naturali e torbiere in piantagioni di APP e dei suoi fornitori di fibra, sta rilasciando più di CO2 in atmosfera di 165 nazioni nel mondo (l'Indonesia è divenuta il emettitore terzo produttore mondiale di gas serra dopo gli Stati Uniti e Cina).


La APP ha finalmente deciso di rispondere alle accuse. Ma invece di dare una ripulita alle proprie operazioni forestali, ha preferito limitarsi a ripulire la proprie immagine: per combattere le accuse di deforestazione si è affidata ai servizi di un leader delle pubbliche relazioni, la Cohn & Wolfe (C&W). La Cohn & Wolfe lavorerà per rilanciare la reputazione globale della APP in regioni chiave in Europa, Asia, Australia e Nord America. Donna Imperato, direttore della C&W, ha confermato di lavorare per il groppo cartario asiatico: "La APP è stata trattata ingiustamente, è un'impresa che ha una bella storia da raccontare."
"Facile rispondere alle critiche pagando un'impresa di pubbliche relazioni - commenta Sergio Baffoni di Terra! - la APP dovrebbe lasciar perdere le storie e impegnarsi a fermare subito la conversione di foreste naturali e torbiere in piantagioni".

 

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