Un nuovo rapporto pubblicato dal gruppo ambientalista indonesiano Greenomics smentisce la pubblicità 'ambientale' del gruppo cartario Asia Pulp & Paper (APP), uno di principali produttori mondiali di carta e cellulosa. Le numerose pubblicazioni diffuse dalla APP per presentarsi come impresa responsabile, l'impresa ha annunciato il proprio impegno nella creazione di riserve forestali. Ma il rapporto di Greenomics-Indonesia, dimostra che nella migliore delle ipotesi queste aree sono protette dalla legge, non da un impegno volontario della APP, o si trovano in aree in cui lo sfruttamento industriale non è praticabile.
"La pretesa che la APP abbia volontariamente preservato vaste aree per dedicarle alla conservazione, non è fondata", ha dichiarato Elfian Effendi, di Greenomics a Mongbay.com.
Il rapporto ha esaminato nel dettaglio il caso dei 6.000 ettari della Taman Raja Reserve e 15.650 ettari, nella Kampar Carbon Reserve, che la APP afferma di aver dedicato d propria iniziativa alla protezione della biodiversità e degli stock di carbonio. Ma i documenti del Ministero delle Foreste e dei fornitori della APP, la PT Rimba Mas Hutani e la PT Putra Riau Perkasa, dimostrano che l'area era inadatta alla conversione in piantagioni a causa di inaccessibilità o della conformazione morfologica.
"L'evoluzione di questo 'impegno' mostra chiaramente che è in realtà non si tratta affatto di un impegno, ma di una scelta imposta alla APP a causa dei ripidi declivi e della inaccessibilità, che rende di fatto impraticabile la deforestazione e la trasformazione in piantagioni da cellulosa - spiega il rapporto a proposito dell'area protetta di Taman Raja - Di conseguenza, non è appropriato annunciare uno preudo-impegno ai media, al pubblico e negli annunci pubblicitari".
Greenomics individuato un atro caso similare nella Kampar Carbon Reserve, che la APP ha promosso come progetto REDD per beneficiare della fauna selvatica e le comunità locali. Partner della APP nel progetto è la Carbon Conservation, un brooker del carbonio con sede a Singapore e di prorietà di una compagnia mineraria. "Le profonde torbiere nella concessione di Putra PT Riau Perkasa sono state risparmiate alla conversazione in piantagioni, ma non a grazie all'impegno di APP verso la conservazione della biodiversità, ma piuttosto perché risultano troppo inaccessibili. In altre parole, APP non è riuscita a metterci sù le mani".
Un precedente rapporto di Greenomics APP metteva in dubbio il diritto della APP a convertire in piantagione le torbiere della penisola di Kampar per il fatto che "si tratta di territori che ai sensi dei requisiti di legge per la designazione dovrebbero essere considerati zona protetta".
Le mappe della foresta residua nell'area della concessione assegnata alla PT RHM nel Taman Raja Block, risulta che la maggior parte di esse si trovano in zone caratterizzate da forti pendenze (tra il 25 e il 40%) e pendii molto scoscesi (> 40%). Dal punto di vista tecnico, è impossibile creare piantagioni di pasta di legno su pendii ripidi o molto ripidi.
Contattata da mongabay.com, la APP non ha risposto direttamente alle domande sollevate dal rapporto, ma ha affermato che il suo programma qualificato come "gestione della conservazione attiva". La APP si è invece dilungata nel dubitare la paternità del rapporto pubblicato da Greenomics.
"Essendo una associazione 'indonesiano', è strano che Greenomics, in un rapporto 'sorprendentemente molto ben scritto' in inglese, non sembri capire il concetto di 'gestione della conservazione attiva' per i quali un programma di questa natura qualifica" ha dichiarato un portavoce APP.
Greenomics confermato di essere l'unico autore del rapporto. "Il rapporto è 100% scritto da Greenomics - ha detto Effendi - Greenomics non è sostenuta tecnicamente o finanziariamente da associazioni internazionali nè da concorrenti della APP concorrenti o da chicchessia."
"Questo è solo una reazione morale alla continua e fuorviante azione di comnunicazione aggressivamente intrapresea dalla APP" ha aggiunto, alludendo ad un forte aumento della retorica dell'impresa contro le associazioni che operano su tematiche forestali in Indonesia. Greenpeace e Indonesia Corruption Watch sono stati particolarmente presi di mira negli ultimi mesi.
Greenomics ha anche contestato l'intero programma di "gestione della conservazione attiva" della APP. Effendi notato che il dottor Hadi Daryanto, il Segretario Generale del Ministero delle Foreste, ha detto che l'annullamento di aree forestali che devono essere protette asi sensi dei termini della licenza d'esercizio "non è una forma di 'gestione attiva della conservazione'" e non può essere interpretata come un impegno volontario alla conservazione.
La APP non ha risposto alla richiesta di chiarimenti sulla sua interpretazione di "gestione della conservazione attiva" e alla domanda postale da Mongbay.com, se ritiene che questo rifletta un impegno che va al di là di quanto stabilito dalle normative del Ministero delle foreste. Il rapporto Greenomics non è il primo a criticare la pubblicità ambientale della APP. Nel 2006, il WWF - un ex partner APP - ha pubblicato una forte censura verso le supposte iniziative di conservazione della APP. "La APP ha dipinto se stessa come un'impresa che protegge la foresta e la fauna selvatica - spiega il documento del WWF dell'ottobre 2006 - Ma le prestazioni effettive della APP non corrispondono le sue pretese. La APP si rifiuta di impegnarsi alla conservazione ciò che non sia strettamente obbligatorio ai sensi di legge, e continua a distruggere le Foreste Alto Valore di Conservazione (HCVFs) minacciando la tigre di Sumatra, l'elefante e altri animali selvatici che si vi trovano il loro ultimo habitat. "
Non è andata meglio la partnership della APP con la Rainforest Alliance, interrottasi bruscamente a causa della continua conversione di foreste pluviali di Sumatra in piantagioni di eucalipto e l'acacia. Il gruppo ha concluso il suo rapporto con APP, dopo un audit che mostrava la cattiva gestione delle foreste di alto valore di conservazione, che APP aveva promesso di proteggere. Nel 2007 il Forest Stewardship Council, un organo che definisce i criteri ambientali di etichettatura per prodotti a base di legno, ha revocato la certificazione della APP a causa dei continui reclami sulla cattiva gestione delle foreste.