Il  Senato brasiliano ha votato in favore del cambiamento della legge forestale, obbedendo alle pressioni della lobby agraria. La controversa riforma minaccia di risultare un disastro per l'Amazzonia e di invertire drasticamente il recente trend di riduzione della deforestazione in Brasile. Il nuovo codice forestale renderà inoltre difficile al Brasile mantenere i recenti impegni alla riduzione delle emissioni di carbonio causate dalla deforestazione, quasi un quinto delle emissioni globali di gas serra.


Le modifiche alla legge forestale prevedono l'amnistia per la deforestazione illegale verificatasi prima del 2008, e l'aumento delle aree che è possibile deforestare legalmente. Prevede inoltre la piantumazione di specie commerciali non autoctone nelle aree da "preservare".

I dati del governo brasiliano mostrano che ben 79 milioni di ettari di foresta in Brasile - un'area grande del Regno Unito e Francia messi assieme - potrebbero essere lasciati privi di protezione, rilasciando se distrutti, 29 miliardi di tonnellate di carbonio in atmosfera.

Il nuovo codice infatti mantiene ancora alcuni pre-requisiti esistenti copertura forestale, che vanno dal 20 per cento nel cerrado all'80 per cento nella foresta amazzonica, ma i proprietari terrieri saranno ora autorizzati a calcolare tra le aree protette i margini dei fiumi e la cima delle colline, come parte della loro riserva legale . Queste aree per altro sono dimezzate  lungo corsi d'acqua,  da 30 a 15 metri. I proprietari inoltre, entro i 400 ettari, non dovranno ripiantare foresta per portare i loro terreni al requisito legale. I grandi proprietari avranno invece 20 anni per entrare in conformità o può compensare la deforestazione affittando o acquistando foreste contigue.
Ma nn è tutto:  del pacchetto votato fa parte anche una generosa amnistia che legalizza la deforestazione illegale verificatasi prima del 2008, senza neppure prevedere la restaurazione delle aree distrutte. Inoltre sarà consentita la piantumazione di specie aliene come compensazione delle foreste abbattute, il che significa la sostituzione della foresta pluviale con piantagioni commerciali.

"Sarà una tragedia per il Brasile e per il mondo intero, se si annulla  un decennio di successi per tornare agli anni bui della deforestazione" ha dichiarato il direttore del WWF internazionale, Jim Leape. Gli fa eco Paulo Adario, della campagna Amazzonia di Greenpeace: "Il testo approvato è un disastro per l'Amazzonia e per tutte le foreste brasiliane Il Codice nuovo codice forestale invita a deforestare, e ha iniziato a provocare danni in Amazzonia.."

Il nuovo codice non è ancora legge- Dovrà ancora essere votato dal Camera bassa del Congresso - dove l'approvazione è scontata - ed essere firmato dal presidente Dilma Rousseff, che aveva promesso in campagna elettorale di non concedere amnistie per la deforestazione e di non lasciare che la distruzione della foresta pluviale aumenti. E' però probabile che malgrado le promesse, la Rousseff approvo la legge entro l'anno prossimo anno, mettendo il Brasile in una pessima posizione al vertice internazionale di Rio +20, una grande conferenza sull'ambiente si terrà a Rio de Janeiro il prossimo giugno.

 

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