WWF, Terra!, Legambiente e Greenpeace puntano il dito sulla deforestazione. Giunti e Rizzoli tra gli accusati. Al Salone del Libro di Torino, le associazioni ambientaliste hanno reso pubblica una lista di 20 tra stampatori, distributori e tipografi italiani che appaiono ancora oggi essere clienti della Asia Pull & Paper (APP). Come noto, questa impresa è considerata tra i principali attori della distruzione delle uniche e preziose foreste pluviali dell'isola di Sumatra. Queste foreste ospitano ecosistemi tra i più ricchi e diversificati del pianeta con migliaia di specie viventi, assicurando l'ultimo habitat di orango, elefante, rinoceronte e tigre di Sumatra, oltre a rappresentare la base di vita materiale e spirituale per centinaia di culture indigene.

 

"Nonostante APP continui a distruggere le foreste indonesiane, il numero dei suoi clienti in Italia aumenta. Queste aziende devono sapere che acquistare da APP significa rendersi complici della distruzione di preziosi ecosistemi e dell'estinzione di specie già fortemente minacciate come la tigre e l'orango di Sumatra o piante come il ramino, tipiche di quell'angolo del nostro pianeta" - sostengono WWF, Terra!, Legambiente e Greenpeace.

Per soddisfare la propria fame di fibre, la APP continua a convertire le foreste pluviali in piantagioni di acacia per la produzione della carta. Dall'inizio delle proprie attività, questa impresa si calcola abbia distrutto fino a due milioni di ettari di foreste, con gravi impatti sul clima globale. Infatti, le foreste dell'Indonesia custodiscono uno spesso strato di torba, che rilascia ogni anno fino a 300 tonnellate di carbonio per ettaro dopo la conversione in piantagioni.  È così che l'Indonesia è diventata il terzo paese per emissioni dopo Stati Uniti e Cina.

Greenpeace, Legambiente, WWF e Terra! presentano qui una prima lista dei clienti della APP in Italia: Scarica la lista

Greenpeace ha inoltre presentato la nuova classifica "Salvaforeste" e pubblicato il rapporto "Favole ammazza foreste!", frutto di un'indagine che inchioda Giunti Editore e Rizzoli, colpevoli di distruggere le ultime foreste del pianeta per trasformarle in favole per bambini.

Infatti sempre più libri per bambini vengono stampati in Cina, dove le due grandi multinazionali indonesiane APP e APRIL hanno il loro maggior mercato per la vendita della carta. Greenpeace ha fatto analizzare presso l'Istituto Tedesco della Scienza e Tecnologia della Carta undici libri per bambini, stampati in Cina nel 2011, di Giunti Editore (Giunti Kids e Dami) e del Gruppo RCS (Rizzoli e Fabbri). Le analisi dimostrano che ben quattro degli undici libri analizzati contengono fibre di legno duro tropicale (MTH) provenienti dalla distruzione delle ultime foreste indonesiane. "È inaccettabile che due giganti dell'editoria italiana come RCS Libri e Giunti permettano che i propri libri siano contaminati dalla deforestazione e dall'estinzione di specie protette - denuncia Chiara Campione, di Greenpeace Italia - I risultati delle nostre analisi parlano chiaro: queste favole sono il frutto di gravissimi crimini forestali". 

Questi i titoli delle favole "ammazza foreste". Per RCS Libri: “"lice nel paese delle meraviglie" e "Le Mamme" (Rizzoli). Per Giunti Editore: "I tre porcellini" e "Le Macchine" (Dami). Scarica il rapporto di Greenpeace 

Vedi anche:

- Realtà e mistificazioni: la propaganda verde della APP

- Greenpeace, TERRA e WWF: L'industria della carta fermi la distruzione delle foreste tropicali

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