“Sostenibilità e innovazione” recita lo slogan della 3M, noto produttore dello Scotch. Ma l’associazione ambientalista americana ForestEthics ha pubblicato un dettagliato rapporto, accompagnata da una serie di schede grafiche, che espongono la distruzione dell’ambiente da parte della 3M in tutto il mondo. Dai Post-it allo scotch, la 3M è legata alla deforestazione in tutto il mondo, a cominciare dagli Stati Uniti, al Canada , alla Russia, ai paesi Stati baltici, alla Scandinavia, al Brasile e all’Indonesia.

 

“Si va dai Post-it senza un grammo di fibre riciclate, alla carta vetrata che si porta via l’habitat del caribù, alle spugnette legate alle violazioni dei diritti umani. Tutti prodotti controversi, che non dovrebbero trovare posto negli scafali degli uffici” spiega Jim Asso di ForestEthics .

I Post-it Notes made in USA vengono da Minnesota, Wisconsin e dalla costa nordoccidentale del Pacifico, dove le foreste vengono tagliate a raso a blocchi di 90 campi da calcio, e irrorate di sostanze chimiche tossiche, avvelenando i fiumi, e distruggendo la vita delle comunità locali. Gran parte di queste operazioni sono “certificate” dal discusso stancar Initiative Sustainable Forestry (SFI), è finanziato dalla stessa industria forestale.
I Post-it europei sono invece fabbricati distruggendo le foreste di Scandinavia e dell’Europa orientale.

Il nastro adesivo 3M, il famoso Scotch, così come la carta vetrata, cingono dalle foreste boreali dell’Ontario, in Canada, dove il taglio a raso minaccia l’habitat del caribù, specie rami in via di estinzione, oltre a mettere s rischio le risorse idriche.

Le spugnette Scotch-Brite sono legate alla deforestazione e alle violazioni dei diritti umani in Brasile e Indonesia. Tra l’altro, l’impianto brasiliano utilizzato dalla 3M è controllato dalla stessa impresa che distrugge le foreste pluviali in Indonesia, abbattendo gli ultimi habitat dell’orango.

“Le politiche di acquisto di imprese comKimberly Clark e Mattel provano che non è affatto necessario acquistare cellulosa o carta da chi distrugge la foresta ", ha aggiungo Amy Moas, di Greenpeace”. “Le scelte irresponsabili della 3M minacciano alcune delle foreste più preziose al mondo e mettono in dubbio la reputazione dell’impresa”.

 

 

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