Triste Natale per abeti della Lituania, distinti a diventare mobili Ikea. Ma brutta notizia anche per tutta la fauna e la flora del paese. Un nuovo conflitto ambientale si prepara in Lituania, dove il governo ha autorizzato estensivi tagli a raso (clear-cutting) nei parchi nazionali e regionali, e nelle aree protette dalla rete Natura 2000.

Il conflitto è iniziato  un anno fa quando il  Seimas, il parlamento lituano, ha approvato la controversa riforma forestale centralizzando la gestione delle foreste per velocizzare la svendita di grandi aree forestali a investitori privati. Tra questi domina Ikea, divenuto il più grande proprietario privato di foreste del paese nel novembre 2018.

A partire dal 2017 sono stati concessi oltre 15.000 permessi di taglio a raso, molti de quali nel bel mezzo di parchi naturali e di siti "Natura 2000". Per queste operazioni, il Ministero dell'Ambiente ha ritenuto superfluo richiedere ogni valutazione di impatto ambientale. Il vice ministro dell’ambiente ha affermato che il crescente abbattimento di alberi era necessario a mantenere bassi i prezzi dell’energia, rifornendo di prodotti a basso costo il mercato dei biocarburanti. in realtà, solo una piccola parte del legname è destinata ai biocarburanti, il resto è destinato alla fabbricazione di prodotti in legno. La fauna e la flora locali erano già in stato preoccupante prima ancora che iniziasse il disboscamento nelle aree protette.
 

La riforma delle gestione forestale della Lituania è stata approvata in tutta fretta l'8 agosto 2018 - nel mezzo delle vacanze estive - e prevede l’aumento del prelievo del 6% nelle aree protette dalla normativa nazionale. I siti Natura 2000 rappresentano quasi il 18% di queste aree protette. Né il pubblico né le associazioni sono state informate né consultate.
 

La società civile si è rapidamente organizzata, ottenendo un mese di sospensione dell'abbattimento degli alberi nel Parco regionale di Labanoras, ma da allora le operazioni sono riprese ad un ritmo incalzante.
Le tensioni stanno aumentando. Una marcia di protesta organizzata a Vilnius, il 1 ° dicembre 2018 per richiedere la fine del taglio a raso, ha attirato circa 1.500 persone, tra cui diverse celebrità locali. Il 3 dicembre è stata presentata una causa presso il Tribunale regionale di Vilnius, e nello stesso giorno il ministro dell'ambiente Kęstutis Navickas ha perso il posto. Ma le operazioni forestali proseguono, e si rende necessaria una risposta a breve termine.
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