Il Vietnam esporta la deforestazione in Laos, Cambogia, Indonesia e Cina. Lo rivela uno studio dell'Università di Lovanio. Le foreste del Vietnam sono state fortemente danneggiate dal massiccio impiego di defolianti lanciati dai bombardieri americani durante il conflitto degli anni '70 (il noto agente orange). Finita la guerra, sono stati gli stessi vietnamiti a sfruttare le proprie foreste senza misure di tutela. Negli ultimi venti anni le autorità hanno adottato misure volte alla protezione delle foreste, ma non è stato sviluppato un piano di riconversione dell'industria del legno e del mobile, che ha iniziato a importare legname dai paesi limitrofi. Tra il 1992 e il 2005 le foreste vietnamiti hanno cominciate a espandersi di nuovo.
Secondo la ricerca condotta dai ricercatori belgi Patrick Meyfroidt e Eric F. Lambin, il 39 per cento della ricerscita forestale in Vietnam tra il 1987 e il 2006 è stata ottenuta spostando le operazioni di taglio in altri paesi. Circa la metà del legname importato in Vietnam è di origine illegale.
Al tempo stesso, mentre sono cresciute le piantagioni, il Vietnam ha continuato a sfruttare e distruggere le foreste primarie, ossia quelle più ricche di specie viventi (ma anche di legname pregiato): tra il 1990 e il 2005 il 78 per cento delle foreste naturali è andato perduto.
Il Vietnam esporta la deforestazione
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