Bogotà, 03 Giugno 2001 - Un nuovo rapimento di leader indigeno. Questa volta è Kimi Pernia Domico, un leader noto e importante degli indigeni Embera-Katio, nell'alto Sinù.  Ieri a Tierralta, nella riserva indigena Karagabi, distretto di Cordoba, tre uomini armati su motociclette lo hanno portato via. 
Kimi è  il nipote di uno sciamano Embera, e portavoce della  comunità espropriata della terra in seguito alla costruzione della discussa diga di Urrà sul fiume Sinù.
Nel dicembre 1999 gli Embera-Katio avevano marciato fino a Bogotà e avevano occupato per quattro mesi il ministero dell'ambiente, per far rispettare una sentenza della Corte costituzionale che aveva ordinato di sospendere i lavori, e richiesto un accordo con le comunità locali, sentenza mai eseguita dall'impresa.
La diga aveva iniziato a sommergere le terre ancestrali della comunità indigena: 470 ettari di territorio legalmente assegnato. 
Agli Embera sono stati negati anche i risarcimenti già previsti, mentre sono stati devastai villaggi e coltivazioni, e sono stati mandati di volta in volta polizia e paramilitari a terrorizzare la popolazione con violenze e omicidi.
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