Centinaia di indigeni hanno manifestato sabato scorso, 25 aprile, contro la compagnia britannica Vedanta. Lo fa sapere Survival, denunciando il progetto dell'impresa si costruire un impianto di trasformazione dell'alluminio presso la città di Lanjigarh, in Orissa, nelle terre della tribù dei Majhi Kondh. Tanto i Majhi Kondh, che la vicina tribù dei Dongria Kondh, hanno protestato contro il progetto.
Gli impianti erano già stati oggetto di critiche da parte dai funzionari governativi per le  continue violazioni degli standard di sicurezza e per le allarmanti emissioni inquinanti. Oltre un centinaio di famiglie hanno perso le loro case a causa della fabbrica, e  molte altre hanno perso i loro terreni agricoli e, con essi, la sicurezza e l’autosufficienza alimentare.

L’espansione della raffineria è solo l'inizio dei progetti minerari della Vedanta. Questi prevedono una corrisondente espansione  della miniera nella montagna sacra dei Dongria Kondh, da cui si estrae la bauxite, il minerale grezzo da cui si ricava l’alluminio.

"La miniera è destinata a produrre profitti per i ricchi - ha dichiarato un leader del popolo Dongria Kondh a Survival - Se la compagnia distruggerà la nostra montagna e le nostre foreste per profitto, noi diventeremo mendicanti. Non cederemo la nostra montagna perchè lei è tutta la nostra vita. Ne soffrirebbero anche altre tribù, quelle che vivono lungo i fiumi che scaturiscono dalla nostra montagna." "Le  pubbliche relazioni della Vedanta non riusciranno a insabbiare i veri sentimenti della popolazione" ha commentato Stephen Corry di Survival. L'associazione ha presentato un film-denuncia Mine: story of a sacred mountain.
 
 
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