Un nuovo rapporto di Friends of the Earth International, 'REDD Myths', dimostra come i meccanismi come i meccanismi di riduzione delle emissioni dovute alla deforestazione (REDD), nella loro attuale forma, minacciamo di rivelarsi catastrofici per la biodiversità, per i popoli indigeni e perfino per lo stessa clima. Secondo il rapporto infatti, i meccanismi di scambio di carbonio rischiano si scatenare una nuova ondata di assalto alla terra e ai diritti dei popoli che hanno abitato e conservato le foreste per secoli. In questo modo i paesi più ricchi potranno comprare diritti di emissioni di carbonio, mentre le foreste continueranno a essere aggredite, distrutte e eventualmente trasformate in piantagioni.
Tra il primo e il 12 dicembre si terrà nella città polacca di Poznan il vertice dell'Onu sul clima, e la discussione sui REDD avrà un ruolo essenziale. La NFCCC, la Convenzione quadro sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, dovrà affrontare il tema dei crediti di carbonio da rilasciare in cambio della protezione delle foreste, in vista del vertice di Copenhagen previsto nel 2009.
La deforestazione è responsabile del rilascio di circa un quinto dei gas serra in atmosfera, e per questa ragione si vorrebbe inserire la protezione delle foreste negli accordi internazionali post-Kyoto. Ma i meccanismi di scambio di crediti di carbonio in cambio della protezione delle foreste rischiano di creare più problemi di quanti non ne risolvano.
"Chiediamo che le piantagioni siano escluse da ogni processo relativo ai carbon offset, e che il riconoscimento dei diritti alla terra da parte di popoli indigeni e comunità locali siano la precondizione di qualsiasi meccanismo - ha dichiarato Joseph Zacune di Friends of the Earth International - Se i governi vogliono davvero affrontare l'emergenza clima e fermare la deforestazione, inizino ridurre il consumo di biocarburanti, che stanno portando a una nuova impennata della deforestazione".
L'aumento della deforestazione minaccia direttamente il clima globale, e al tempo stesso causa una impennata delle estinzioni, mette in pericolo 60 milioni di indigeni, la cui vita dipende dalle risorse della foresta, e minaccia le condizioni di vita di 1,6 miliardi di persone in aree depresse, che contano sulle foreste per sopravvivere.
Il rapporto integrale di Friends of the Earth: