La vegetazione del pianeta ha smesso di crescere, probabilmente a causa del calo dell’umidità dovuto al riscaldamento globale. Gli scienziati avvertono che l’iniziale aumento della vegetazione dovuto alle maggiori concentrazioni di carbonio potrebbe essere annullato dall’aumento della siccità. Il risultato è che mondo sta progressivamente diventando meno verde: gli scienziati avvertono che la crescita dei vegetali sta diminuendo in tutto il pianeta. Un recente studio collega il fenomeno alla diminuzione dell'umidità nell'aria, dovuta al cambiamento climatico.
Lo studio pubblicato su Science Advances cita osservazioni satellitari che hanno rivelato la crescita della vegetazione in tutto il mondo durante gran parte degli anni '80 e '90. Ma poi, da circa 20 anni fa, la tendenza si è fermata e invertita.
Da allora, secondo il team di scienziati, oltre la metà dei paesaggi vegetati del mondo ha sperimentato una tendenza alla "doratura", con la diminuzione della crescita delle piante.
Secondo gli esperti climatici il declino è associato al deficit di pressione del vapore acqueo, ossia il rapporto tra la quantità di umidità disciolta nell'aria e l’umidità massima che l'aria può trattenere, quello che gli esperti chiamano siccità atmosferica.
Da allora, secondo il team di scienziati, oltre la metà dei paesaggi vegetati del mondo ha sperimentato una tendenza alla "doratura", con la diminuzione della crescita delle piante.
Secondo gli esperti climatici il declino è associato al deficit di pressione del vapore acqueo, ossia il rapporto tra la quantità di umidità disciolta nell'aria e l’umidità massima che l'aria può trattenere, quello che gli esperti chiamano siccità atmosferica.
Dalla fine degli anni '90, oltre la metà dei paesaggi vegetati del mondo ha registrato un deficit crescente di umidità e quindi una tendenziale essiccazione.
I modelli climatici ritengono probabile un aumento del deficit di pressione del vapore, man mano che il mondo si surriscalda. Una tendenza che "potrebbe avere un impatto sostanzialmente negativo sulla vegetazione", scrivono gli autori dello studio.
I modelli climatici ritengono probabile un aumento del deficit di pressione del vapore, man mano che il mondo si surriscalda. Una tendenza che "potrebbe avere un impatto sostanzialmente negativo sulla vegetazione", scrivono gli autori dello studio.
Non è il primo studio a documentare il declino globale della vegetazione. Già nel 2010 è apparso sulla rivista Science una ricerca che dimostrava come l’influsso verde del carbonio fosse di breve portata e si andava già esaurendo o addirittura invertendo. Già lo studio suggeriva come questo fenomeno potesse essere legato al calo di umidità.
Ovviamente il riscaldamento e la riduzione dei ghiacci rende più verde aree un tempo “bianche” e lo stesso vale per altre aree del pianeta, ma complessivamente la vegetazione del pianeta si sta riducendo.
A sono tempo la lobby petrolifera ha sostenuto che l’aumento di carbonio nell’atmosfera dovuto al creante utilizzo di combustibili fossili portasse un beneficio al verde del pianeta, dato che le piante utilizzano l’anidride carbonica. E quindi, sostenevano, aumenterà anche la capacità di produrre cibo. Ma l’anidride carbonica è solo un fattore della crescita: senza acqua le piante non crescono, mentre il cambiamento del clima porta nuovi parassiti e altri fattori di stress che limitano la crescita o uccidono la vegetazione.