Un affare da 150 miliardi di dollari. Imprese senza scrupoli saccheggiano illegalmente le foreste aggrediscono le comunità locali minacciano specie animali a rischio di estinzione.
 
Il legno illegale è quel legname prelevato o commercializzato in violazione alle leggi nazionali. Il commercio di legno illegale, oltre ad essere il frutto di pratiche forestali irresponsabili, è divenuto un vero e proprio motore della distruzione delle foreste. Difatti, mentre le attività illegali distruggono preziosi ecosistemi, la presenza sul mercato di stock di legname a basso prezzo impedisce uno sfruttamento sostenibile delle foreste perché risulta troppo caro sul mercato. Per esempio, diversi legni provenienti da foreste millenarie non costano di più di legni similari di casa nostra.
{slide=Legno di guerra} Spesso il taglio illegale si unisce alla pratica del “conflict timber” (o legno di guerra), quando il cui commercio di tronchi viene gestito da gruppi armati, da fazioni ribelli o da militari allo scopo di alimentare un conflitto. Partite di tronchi in cambio di armi. E spesso va assieme a violenze, massacri e gravi violazioni dei diritti umani. {/slide} {slide=Taglio illegale in Italia} L'Italia è un grande consumatore di legno e cellulosa. Ma non ha neppure uno strumento legislativo per combattere il traffico di legno illegale.
La mancanza di una legge che vieti il legno illegale rende possibile ogni mese lo scarico di migliaia di metri cubi di legname illegale. Perfino in presenza di prove che documentano la probabile origine illegale del legname, le stesse forze di polizia non possono agire. Mentre i CD pirata o le griffe falsificate vengono immediatamente sequestrate, il legno illegale gode della totale impunità, e perfino di protezione.
La soluzione al traffico di legno illegale c'è, ed è praticabile: ci vuole una legge chiara, che definisca in modo univoco che il legno illegale …è illegale. {/slide}

La devastazione su vasta scala della taiga è finalizzata alla produzione di legname per l'industria cinese del parquet, poi esportato in gran parte in Europa e Stati Uniti. Questa industria sta portando la tigre di Amur all'estinzione. La fitta rete di attività criminali che gestiscono l'assalto alla foresta boreale siberiana è illustrato da un rapporto del WWF Russia, frutto di dieci anni di osservazioni sul campo, combinate ad analisi dei dati macroeconomici: Illegal Logging in the Russian Far East: Global Demand and Taiga Destruction.

Gli acquirenti si affrettano a spedire fuori i tronchi di teak abbattuti in previsione di un bado sulle esportazioni di tronchi grezzi dal Myanmar che dovrebbe entrare in vigore nell'aprile 2014, per sostenere l'industria domestica di prima trasformazione. Di tempo ce ne passa, ma la corsa all'export è già scattata.

 

L’Interpol ha reso noti i dettagli della prima indagine internazionale contro il disboscamento illegale in America Latina. L’operazione "Piombo" ha portato a quasi 200 arresti e al sequestro di 2.000 camion carichi di legname tagliato illegalmente del valore di circa 8 milioni di dollari. Il giro d’affari complessivo prodotto nel mondo dal commercio illegale di legname si aggira tra i 30 e i 100 miliardi di dollari all’anno.

Un improvviso incremento delle importazioni europee di legname tropicale è registrato nei primi due mesi del 2013. Secondo gli esperti, l'impennata sarebbe dovuta all'imminente entrata in vigore della legge europea sul legno illegale. La legge prevede che gli importatori europei saranno debbano garantire la legalità del legname importato, e che saranno perseguibili se trovati in possesso di partite privatamente illegali. Dato che nel 2012 le importazioni di legname tropicale erano calate, e gli stock esauriti, gli importatori hanno pensato bene di ricostruire gli stock prima dell'entrata in vigore della legge. Avranno mica avuto qualche dubbio sulla legalità del legname importato?

Si intitola "caos organizzato" il recente rapporto di Greenpeace sul settore forestale nella Repubblica Democratica del Congo, e questo già riassume la situazione dell'industria del legname, che rischia di escludere il più grande paese africano dall'accesso al mercato europeo, che da questo mese sarà regolato dalla nuova direttiva che vieta l'ingresso di legnome illegale.

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