Dalle ore 5 di oggi venti attivisti di Greenpeace hanno bloccato le operazioni della nave Tradco I" nel porto di Ravenna.
Il legname a bordo della nave proviene dalle foreste del Bacino del Congo, in Africa centrale. Si tratta della più vasta foresta incontaminata in Africa, una regione di altissimo valore ecologico, dalla quale dipendono numerose comunità di popoli nativi.

Il taglio industriale in Africa ha spesso un carattere distruttivo e le pratiche illegali sono diffusissime nella regione. Le compagnie di taglio sono frequentemente causa di gravi conflitti sociali e rappresentano il fattore trainante di altri processi distruttivi, come ad esempio il crescente bracconaggio, che minaccia animali rari quale l'elefante di foresta, lo scimpanzé e il gorilla di pianura. 

L'Italia è un grande importatore di legname proveniente dalla distruzione delle foreste tropicali africane. Finora il nostro governo ha fatto ben poco per fermare queste importazioni, perfino da imprese gravemente coinvolte nel
taglio illegale. 

"L'Italia si appresta ad assumere la presidenza dell'Unione Europea in coincidenza col lancio del piano europeo contro il legno illegale, e deve dimostrare di essere in grado di controllare il traffico del legno illegale.
I governi europei devono impegnarsi chiaramente ad usare solo legno o prodotti in legno provenienti da buona gestione forestale, e varare una legge che proibisca chiaramente l'importazione di legname proveniente da compagnie coinvolte in pratiche illegali" ha dichiarato Sergio Baffoni, di Greenpeace L'azione dimostrativa di Ravenna fa parte di un serie di iniziative portate avanti da Greenpeace in tutta Europa, per individuare e denunciare la presenza di legname di provenienza illegale o distruttiva.

"Per quanto possa sembrare assurdo, i governi europei non hanno alcun mezzo legale per impedire l'affluenza di legno illegale nei nostri mercati" ha detto Sergio Baffoni -"Apprestandosi ad assumere la presidenza europea, l'
Italia ha l'opportunità  unica di mostrare una effettiva leadership, se saprà affrontare seriamente la sfida della lotta al legno illegale, a partire dal proprio mercato e dalle proprie frontiere".

 

 

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