Roma, 24 novembre 2004 - Greenpeace ha presentato oggi un nuovo rapporto sulle attività del gruppo svizzero-tedesco Danzer, sospettato di contraffare documenti ufficiali e di condurre affari con un trafficante di armi, che figura nella lista nera del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
A giugno, Greenpeace aveva pubblicato un primo rapporto in cui si evidenziava la corruzione come pratica abituale dell'associata del Gruppo in Africa. Agendo sulla base di una denuncia di Greenpeace, l'ufficio del Procuratore generale aveva avviato delle indagini nei confronti di Interholco, una sussidiaria di Danzer.
Secondo il rapporto di Greenpeace, Interholco ha comprato in passato legname dall'azienda liberiana Oriental Timber Company" (OTC), diretta dall'olandese Gus Kouwenhoven, nonostante le assicurazioni del Gruppo di non comprare da imprese coinvolte nel traffico d'armi.
Per il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, invece, Kouwenhoven è stato una figura chiave del traffico d'armi in Liberia durante il regno del "signore della guerra" Charles Taylor.
Il rapporto mostra anche come Interholco abbia mantenuto relazioni commerciali con Kouwenhoven, impegnato nel commercio del legname anche in Congo Brazzaville.
Un altro partner liberiano di Danzer, la Inland Logging Company, è stata recentemente accusata di frode fiscale dalle autorità.
Il rapporto mostra anche come la Danzer abbia contraffatto le copie dei certificati fitosanitari per le esportazioni di legname da diversi paesi africani, come Liberia, Camerun e Guinea Equatoriale.
"Con poche eccezioni, aziende come Danzer hanno consapevolmente scelto di continuare a trattare legname proveniente da fonti illegali o distruttive, spesso con la complicità di regimi corrotti.- spiega Sergio Baffoni, di Greenpeace - L'Italia acquista legname da Danzer, nonostante che nell'aprile del 2002 Fedecomlegno avesse sottoscritto un impegno comune con Greenpeace per contrastare l'arrivo in Italia di legname di origine illegale o legato a conflitti armati. Lo scosro giugno abbiamo inviato il rapporto sulle attività illegali di Danzer alla Fedecomlegno e a decine di importatori e utilizzatori italiani. Ma le importazioni da questo Gruppo continuano"
Per Greenpeace occorre immediatamente una legge in grado di individuare e bloccare tutto il legname illegale e di sanzionare le imprese italiane che compiono crimini forestali all'estero.
Il governo deve d'altro canto impegnarsi ad usare solo legno o prodotti in legno provenienti da buona gestione forestale, certificato secondo lo standard FSC.