Un intreccio di corruzione, minacce, sovvenzioni illecite e taglio illegale, si cela dietro la distruzione delle foreste pluviali dell'Indonesia. Un business che invece far crescere l'economia del paese e delle regioni forestali, le spoglia delle risorse naturali, lasciando solo distruzione e miseria, e preparando la catastrofe climatica.


Wild Money, denaro selvaggio, è il titolo del rapporto pubblicato da Human Rights Watch  Il rapporto analizza le attività della Commissione per lo Sradicamento della Corruzione (KPK) nel Kalimantan occidentale, a provincia indonesiana del Borneo, le cui indagini nel 2006 hanno portato all'arresto di numerosi dirigenti della polizia e del ministero delle foreste. Il valore dei tronchi abbattuti illegalmente (3 miliardi di dollari) era sette volte più alto dell'intero bilancio della provincia.

Il rapporto analizza in dettaglio le attività del settore forestale di Sumatra, dove la APP svolge un ruolo predominante. Nella provincia di Riau, che ospita la maggior parte delle foreste sfruttabili, la APP utilizza la corruzione e la mancanza di trasparenza per accumulare illegalmente profitti basati sulla distruzione di habitat e delle basi di sussistenza per le comunità dell’area.
Secondo Human Rights Watch, il settore forestale indonesiano avrebbe sottratto circa 2 miliardi di dollari, tra tasse evase, sussidi "aggiustati" e prelievo di tronchi senza le necessarie autorizzazioni. La stessa cifra, secondo i calcoli della Banca Mondiale, sarebbe sufficiente ad assicurare l'assistenza sanitaria a 100 milioni di indigenti per almeno due anni.
Molte delle fonti impiegate dal rapporto appaiono in forma anonima, per proteggerle da eventuali ritorsioni. Malgrado ciò molti degli intervistati hanno avuto paura di fare il nome di grandi imprese come la APP o la APRIL.
Dal rapporto appare chiaro come il settore forestale indonesiano sia completamente fuori controllo. Neppure il ministero delle foreste ha una chiara idea del livello della distruzione in atto.
Intanto, proprio grazie a queste attività, l'Indonesia ha ormai raggiunto il terzo posto nella classifica mondiale delle emissioni di carbonio. Gli abitanti delle 18.000 isole dl paese, saranno tra i primi a pagare il prezzo dell'innalzamento del livello del mare.

 

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