I mercanti cinesi alimentano il taglio illegale di alberi protetti nel Vietnam centrale, offrendo prezzi alti sul mercato nero, nell'indifferenza delle autorità locali. Lo denuncia il quotidiano vietnamita Saigon Tiep Thi, secondo cui gli acquirenti cinesi si sono concentrati nella provincia più verde del paesi, il Quang Binh, con copertura forestale di oltre il 60 per cento, in gran parte composta da molte foreste primarie.
Secondo il reportage, commercianti cinesi erano avrebbero acquistato il legname abbattuto nella riserva UNESCO del parco nazionale di Phong Nha-Ke Bang, forti della copertura di malavitosi del nord. I cinesi arrivati con visti turistici e gli impiegati degli alberghi della zona riferiscono diaver visto ospiti con le machete e fucili. La polizia si è limitata a dichiarare che sta verificando i fatti. Nel frattempo, molti commercianti locali hanno sostenuto la predazione dei legni pregiati, nella speranza di ottenere lauti compensi dai commercianti di oltre frontiera.
I cinesi infatti offrono offrendo fino a 96 dollari per un'asse di ironwood tre metri di lunghezza, 5 centimetri di spessore e 20 centimetri di larghezza. Si tratta di un prezzo tre volte superiore a quello del mercato nero locale.
Tre commercianti in legno locali, identificati come H., P. e T., sono stati stato chiesto di ottenere circa 1000 metri cubi di SUA (Dalbergia tonkinensis Prain) e Lim, il ironwood dalle foreste del Laos e locali di vendere ai cinesi.
Il Saigon Tiep Thi, indica indica diversi rivenditori locali, che avrebbero già falsificato la documentazione di legalità del legname, per l'esportazione in Cina. La caccia all'Ironwood si è fatta spietata, malgrado l'albero sia protetto, e oramai se ne vendono anche le radici, tanto che la pianta è ormai quasi scomparsa dalla zona.
I funzionari del Dipartimento Forestale della provincia, hanno dichiarato al Saigon Tiep Thi che stanno verificando le denunce. Lo stesso ha dichiarato il Presidente della Provincia Nguyen Huu Hoai. Il VicePresidente Tran Van Tuan, ha invece risposto che il commercio con la Cina non è vietato, e quindi non ci sono problemi - dimenticando che spesso si tratta di un commercio illegale, che sta spogliando le foreste del paese delle sue ricchezze.